Gela
Città e porto della Sicilia»,
in provincia di Caltanissetta; è situata
su un basso rilievo costiero orlato
da un esteso arenile, prospiciente
il mare di Sicilia, dove il fiume
Gela, attraversata l'omonima piana,
va a sfociare.Di
origine greca, la città fu
fondata nel 689 a.C. da coloni di
Rodi e di Creta, che ne derivarono
il nome dal fiume. Combattendo contro
i popoli vicini, estese notevolmente
il suo territorio, fondando Akrágas
(l'antica Agrigento) nel 580 a.C. Dal
V secolo a.C. passò sotto
la tirannia di Cleandro, Ippocrate
e Gelone, il quale, conquistata Siracusa,
vi trasferì la capitale del
suo stato. Nel 456 vi morì il
poeta greco Eschilo (secondo la leggenda,
a causa di una testuggine lasciatagli
cadere in testa da un'aquila in volo).
Nel 405 a.C. la città fu devastata
dai cartaginesi e nel 282 a.C. dai
mercenari mamertini. Gli abitanti
si rifugiarono allora a Phintias
(Licata), cosicché il sito
rimase deserto fino al 1230, quando
il re Federico II di Svevia vi fondò l'attuale
città, denominandola Terranova,
nome che nel 1862 fu mutato in Terranova
di Sicilia. Nel 1927 venne ripristinato
l'antico nome (Gela). L'odierna città conserva,
a nord-est dell'abitato, le fortificazioni
greche di Capo Soprano, con 300 m
di mura (erette dopo il 339 a.C.);
non lontane si trovano le terme ellenistiche
(del IV-III secolo a.C.). All'estremità opposta
di Gela sorge l'acropoli, con resti
di un quartiere del IV secolo a.C.
e di due templi; nei pressi, è ospitato
anche il Museo archeologico regionale,
ricco di reperti provenienti dal
territorio. Il centro storico conserva
fra l'altro la chiesa
Madre» (secoli XVIII-XIX)
e quella del Carmine, del 1514. Gela è un
centro industriale (stabilimenti
petrolchimici, metalmeccanici e alimentari),
con una notevole attività commerciale
e peschereccia nel porto.